Fisiotech Lab Studio è un centro autorizzato alla produzione e utilizzo di emocomponenti per uso non trasfusionale (EuNT), ai sensi della DGRT n. 1081/2016 e della DGRT n. 1421/2016 con delibera del Direttore Generale n. 133 del 03/02/2022.
Che cos’è il PRP?
Il termine PRP deriva dall’acronimo inglese Platelet-Rich Plasma, ossia “Plasma Ricco di Piastrine”.
Le piastrine sono le cellule maggiormente coinvolte nei processi di guarigione e rigenerazione tissutale, sono prive di nucleo ed al loro interno sono presenti numerosi granuli contenenti fattori di crescita, tra i quali il PDGF, il TGF β, il VEGF, l’IGF-1, l’FGF, e l’EGF e citochine/chemochine e altre proteine variamente coinvolte nello stimolare la proliferazione e maturazione cellulare, nel modulare l’infiammazione e attivare le cellule regolando l’omeostasi tissutale ed i processi rigenerativi.
Il PRP è il concentrato piastrinico che si ottiene mediante la processazione diretta del sangue del paziente. Le diverse tipologie di produzione di PRP comunemente impiegate, possono differenziarsi tra loro in base a diversi parametri tra cui la modalità di centrifugazione, la concentrazione di piastrine e leucociti, la presenza e le concentrazioni di fibrina e portare, di conseguenza, alla presenza di PRP con composizione e caratteristiche differenti.
Il PRP agisce inducendo la proliferazione di diversi tipi di cellule, inibendo il rilascio di IL-1 (azione pro-infiammatoria) da parte dei macrofagi e riducendo la proliferazione di questi ultimi, dando luogo oltre ai processi riparativi anche ad un’azione antinfiammatoria. E’ stato evidenziato che alcuni fattori di crescita prenderebbero parte alla regolazione del metabolismo della cartilagine articolare, migliorando la lubrificazione e l’elasticità’ della stessa riducendone l’usura al movimento.
Il razionale d’impiego del PRP è quello di stimolare la naturale cascata di guarigione e rigenerazione tissutale mediante un rilascio sovra-fisiologico di fattori derivanti dalle piastrine che possono essere applicati direttamente nel sito di trattamento.
Le patologie che si giovano dell’utilizzo del PRP sono:
- Artrosi primaria o secondaria a malattie infiammatorie articolari quali le artriti
- Lesioni condrali, osteocondrali e condropatie quali osteocondrosi e osteocondriti
- Lesioni capsulo-ligamentose, nelle meniscopatie e nelle lesioni parziali del legamento crociato anteriore e della cuffia dei rotatori;
- Tendinopatie acute e croniche (epicondilite, tendine d’Achille, fascite plantare etc)
- Nelle lesioni muscolari
- Nelle fratture, nei ritardi di consolidazione e nelle pseudoartrosi come stimolo osteogenetico
- nelle ulcere
Tutti i pazienti in buone condizioni di salute possono essere sottoposti a infiltrazione di PRP.
Il trattamento si compone di due fasi che si svolgono nella stessa seduta ambulatoriale.
Al paziente viene eseguito un semplice prelievo di sangue venoso come quando ci si sottopone ad una normale analisi del sangue.
Il sangue, attraverso un sistema completamente a circuito chiuso con dispositivi medici di Classe CE II o superiore, viene processato (centrifugazione, separazione, centrifugazione) fino ad ottenere un preparato che soddisfi lo standard di trattamento 1 x 10^6/μL ± 20%.
Al di sotto di queste concentrazioni il preparato non può essere considerato un concentrato piastrinico!
La seconda fase è costituita dall’iniezione del preparato tramite infiltrazione e, dopo un breve periodo di osservazione, il paziente potrà tornare a casa. E’ buona norma che al paziente venga consegnata tutta la documentazione relativa al trattamento compreso la tipologia di preparazione e il kit usato.